La donna di origini bulgare, residente a Teora, è stata prosciolta per la seconda volta dall’accusa di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. La sentenza di non doversi procedere è stata confermata dopo l’appello del pubblico ministero del Tribunale di Avellino, che aveva impugnato la decisione del GIP Francesca Spella. La donna aveva presentato una richiesta di reddito di cittadinanza nel 2019, attestando falsamente di risiedere in Italia da 10 anni. Dopo le indagini condotte dai carabinieri di Teora, è stata iscritta nel registro degli indagati con le accuse di falso e truffa ai danni dello Stato. Tuttavia, il GIP ha assolto la donna da ogni addebito, ritenendo che si fosse trattato di un mero errore e non di un intento fraudolento. Il pubblico ministero aveva impugnato la sentenza, ma la Corte di Appello di Napoli ha rigettato l’appello e confermato l’assoluzione.

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