Truffa aggravata, interruzione di un pubblico servizio, false attestazioni: sono queste le accuse mosse nei confronti di due dipendenti del Ministero della Cultura, addetti all’Assistenza alla fruizione, assistenza e vigilanza (AFAV) presso la sala regia del Parco Archeologico di Pompei. Questa mattina, i militari del N.O.R. Sez. Operativa della Compagnia Carabinieri di Torre Annunziata e del Posto Fisso Carabinieri Scavi hanno eseguito un’ordinanza che impone loro il divieto di dimora nel Comune di Pompei. L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

Le indagini, condotte dai Carabinieri del Posto Fisso Carabinieri Scavi, hanno portato alla luce numerosi episodi di assenteismo da parte dei due indagati nel periodo tra maggio 2022 e agosto 2023. Dopo aver timbrato il badge magnetico per attestare la loro presenza in servizio, i due dipendenti si sarebbero allontanati arbitrariamente dalla sala regia per svolgere attività estranee al loro compito di vigilanza.

Secondo la Procura, in diverse occasioni i due addetti alla vigilanza si sarebbero allontanati dalla sala regia, recandosi in un locale attiguo privo degli schermi necessari per svolgere l’attività di vigilanza. Le indagini sono state avviate in seguito all’intrusione di una persona estranea e non autorizzata all’interno del Parco Archeologico di Pompei.

L’esecuzione dell’ordinanza è stata possibile grazie all’analisi delle immagini delle videocamere di sorveglianza e alla coordinazione con la Procura della Repubblica. I due dipendenti sono ora sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Pompei.

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