Il processo che ha coinvolto l’Intertrade, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Salerno, si è concluso con la quasi totale cancellazione a causa della prescrizione. L’inchiesta condotta dal pubblico ministero Silvio Guarriello ha portato all’arresto del vicesegretario generale vicario della Camera di Commercio di Salerno, Antonio Luciani, e di altri imputati accusati di partecipare a un accordo illecito per ottenere finanziamenti pubblici attraverso la presentazione di progetti di sviluppo inesistenti.
La sentenza emessa dai giudici ha dichiarato l’estinzione dei reati per la maggior parte degli imputati, tra cui l’ex presidente dell’azienda Enzo Galiano e l’ex presidente della Camera di Commercio di Salerno Guido Arzano. Il processo prosegue solo per Antonio Luciani e l’ex direttore di Intertrade, Innocenzo Orlando, accusati di truffa, peculato e falsità ideologica.
L’inchiesta ha rivelato che i fondi pubblici destinati a favorire l’espansione delle imprese locali sui mercati esteri sono stati dirottati per fini personali. Progetti come “Salerno incontra Bacco”, che avrebbe dovuto promuovere la produzione dei vini locali, sono stati utilizzati come espedienti per ottenere finanziamenti che poi sarebbero stati utilizzati per scopi privati.
Altri progetti inclusi nell’inchiesta erano la promozione delle eccellenze enologiche della provincia di Salerno sui mercati internazionali e la campagna promozionale europea del settore calzaturiero campano. L’ultimo filone investigativo, ancora in corso, riguarda l’utilizzo di fondi destinati alla promozione dei vini salernitani per pagare rate del mutuo di un appartamento.
Nonostante la prescrizione abbia cancellato gran parte del processo, resta il fatto che l’Intertrade e i suoi dirigenti hanno agito in modo illecito per ottenere finanziamenti pubblici, danneggiando le imprese locali e l’economia della regione.