Il racket del pane a Miano continua a tenere banco, con il nuovo clan che si è reso responsabile di estorsioni nei confronti di un grossista del settore. Il gruppo criminale, guidato dal ras Di Vaio, è finito sotto inchiesta e i suoi membri hanno patteggiato la pena in appello.
Nonostante le pesanti accuse di estorsione aggravata, i nuovi capi della mala di Miano sono riusciti a ottenere una riduzione della pena, con condanne di 7 anni di reclusione e una multa di 8.000 euro ciascuno. Solo Vincenzo Pagliaro ha dovuto scontare una pena più alta, con 8 anni di carcere e una multa di 10.000 euro.
La situazione nella zona di Miano è sempre più preoccupante, con il controllo del racket del pane che continua a essere nelle mani di gruppi criminali ben organizzati. La condanna dei nuovi ras della mala è un segnale importante, ma è evidente che il fenomeno del racket del pane è ancora diffuso e radicato nel territorio.
Le autorità competenti devono continuare a monitorare da vicino la situazione e ad agire con determinazione per contrastare queste attività illegali che danneggiano non solo il settore del pane, ma l’intera comunità. Solo con un impegno costante e coordinato si potrà sperare di debellare definitivamente il racket del pane a Miano e riportare la legalità e la sicurezza in questa zona.