Si è costituito presso la caserma dei carabinieri di Nocera Inferiore il presunto capo del “nuovo clan” a Scafati, Dario Federico. L’uomo, originario di Pompei, è stato recentemente al centro di un’inchiesta condotta dalla Dda di Salerno che ha portato ad oltre 30 misure cautelari. Accompagnato dai suoi avvocati difensori Teresa Sorrentino e Francesco Schettino, il 49enne sarà interrogato dal Gip nei prossimi giorni in relazione alle accuse mosse nei suoi confronti.

Secondo le indagini, Federico risponde di reati quali associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e reati di stampo mafioso. Il suo gruppo si sarebbe trasferito da Pompei e Castellammare di Stabia a Scafati, approfittando di un vuoto di potere creato dall’arresto di presunti esponenti di un gruppo mafioso collegato ai vecchi clan, per acquisire una supremazia nella zona.

Dieci episodi estorsivi attribuiti agli affiliati del clan, tra cui uno avvenuto nel porto turistico di Marina di Stabia, sono stati ritenuti provati. I carabinieri del nucleo investigativo di Nocera Inferiore, insieme al nucleo operativo e ai militari della tenenza di Scafati, erano sulle tracce di Federico da tempo, dopo che era riuscito a sfuggire all’arresto disposto dal Gip del tribunale di Salerno.

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