I carabinieri del Nucleo TPC hanno recuperato 125 reperti archeologici ad Angri, in casa di un avvocato. L’operazione è stata coordinata dalla procura di Torre Annunziata a causa della detenzione illegale contestata all’uomo. Nonostante il proprietario avesse fornito documentazione affermando di aver ereditato i reperti, questa non è stata ritenuta sufficiente e i beni sono stati sequestrati. Tra i reperti ci sono statuette, monete in oro, argento e bronzo, vasellame decorato e utensili ornamentali.

Tutto il materiale sequestrato è stato consegnato al museo archeologico di Castellammare di Stabia e ora è di proprietà dello Stato. Italia Nostra ha accolto la notizia con soddisfazione, sottolineando l’importanza del recupero di reperti archeologici per preservare il patrimonio pubblico. Grazie all’impegno dei carabinieri specializzati, l’Italia sta recuperando una parte significativa del patrimonio sottratto alla collettività. Resta ancora molto lavoro da fare per recuperare i beni trafugati e nascosti in tutto il mondo, ma Italia Nostra esprime sostegno e incoraggiamento all’attività operativa dei carabinieri del Nucleo TPC.

Articolo precedenteTragedia ad Eboli: l’operaio folgorato
Articolo successivoSalerno sotto controllo: la lotta alla droga nelle scuole

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui