Una palazzina del valore di oltre 450mila euro è stata sequestrata stamattina a Napoli, in seguito alle indagini condotte dalla Direzione investigativa Antimafia. La proprietà della palazzina, composta da tre appartamenti e relativi box auto, risultava essere dei figli di un avvocato deceduto anni fa, i quali pagavano regolarmente l’Imu. Tuttavia, ad incassare i canoni d’affitto in nero da almeno vent’anni era Franco Ambrosio, detenuto e membro del clan Fabbrocino, soprannominato “‘o scoccatore”.

Ambrosio si sarebbe impossessato della palazzina da decenni e avrebbe continuato a gestirla indirettamente nonostante la sua detenzione. Partendo da un terreno edificabile di cui il reale proprietario non sarebbe mai stato in possesso, il fabbricato fu realizzato e Ambrosio avrebbe continuato ad incassare i canoni di locazione in modo illegale.

Le indagini hanno evidenziato che gli eredi del vero proprietario continuavano a pagare regolarmente l’Imu, mentre i canoni in nero erano incassati da Ambrosio, indagato per ricettazione aggravata dal metodo mafioso. Secondo la Dia, si tratta di una chiara intestazione fittizia e potrebbero esserci profili di riciclaggio di denaro.

Il sequestro della palazzina è un duro colpo al clan Fabbrocino e dimostra l’importanza delle indagini condotte dalla Direzione investigativa Antimafia. La lotta alla criminalità organizzata è un impegno costante per le autorità e ogni risultato ottenuto rappresenta una vittoria nella lotta alla mafia.

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