Il restauro della cancellata del parco reale lungo corso Giannone è giunto al rush finale. Ieri mattina sono stati completati i lavori di ripristino della parte in ferro, e immediatamente è iniziato il recupero estetico delle mura curve che fungono da supporto al cancello di ingresso di via Tanucci. Questo varco tradizionale che conduce al centro della città sarà presto chiuso e sostituito dalle strutture del servizio di accettazione in fase di realizzazione nell’emiciclo di fronte alla chiesa di Sant’Antonio. Gli operai hanno iniziato a liberare le due strutture tufacee ricurve e merlate dalla vecchia intonacatura che, una decina di anni fa, aveva compromesso l’estetica dell’accesso al parco reale. Le crepe e i rigonfiamenti che nel tempo si erano formati sulle mura sono stati riparati, restituendo loro la bellezza e la potenza tipica delle antiche mura di recinzione. La direttrice della Reggia, Tiziana Maffei, ha esaminato i lavori insieme al direttore e si è deciso di lasciare la struttura muraria in bugnato a vista, dopo aver effettuato le necessarie verifiche sull’impermeabilità delle pietre tufacee. Il piano di recupero della vegetazione e della recinzione, avviato con l’arrivo di Maffei, procede secondo i tempi previsti. Tuttavia, lungo corso Giannone si nota un evidente contrasto tra la cura dedicata alla Reggia e l’indifferenza totale mostrata dal Comune nei confronti dell’arteria al di là della cancellata. La strada è disseminata di buche, la pista ciclabile è malridotta e i segnali stradali sono sbiaditi. È evidente il degrado dell’area, completato dalle macerie di un edificio abbattuto di fronte alla scuola “De Amicis” e dai lavori di ristrutturazione della media “Giannone” che procedono a passo d’ lumaca.