Grazie all’intervento dei Carabinieri Forestali e della ASL Veterinaria, è stato possibile sequestrare un’azienda bufalina nel Comune di Eboli. I titolari dell’azienda sono stati accusati di diversi reati, tra cui violazioni urbanistiche per costruzioni non autorizzate e violazioni ambientali per lo sversamento di liquami nel fiume adiacente alla struttura. Inoltre, i Carabinieri hanno contestato il maltrattamento degli animali, poiché molti di loro erano denutriti al punto da non riuscire a muoversi.
L’associazione Lndc Animal Protection si unisce alla denuncia e annuncia che si costituirà parte civile in caso di processo, per garantire che venga fatta giustizia. “Questa è la realtà che spesso si nasconde dietro la produzione di mozzarella di bufala. Questo prodotto tanto amato ha spesso alle spalle una storia di sofferenza e maltrattamento. È ben noto il destino dei bufalini maschi, che vengono spesso gettati nei corsi d’acqua subito dopo la nascita perché non sono produttivi. Nel caso di questa azienda, il benessere degli animali è stato sacrificato per risparmiare sui costi del mangime, con gli animali visibilmente denutriti. Lo sfruttamento e il maltrattamento di questi animali non può continuare”, commenta Piera Rosati, Presidente di LNDC Animal Protection.