Il processo per l’omicidio di Giovanbattista Cutolo si è concluso con la condanna a 20 anni di carcere per l’assassino. La sentenza è stata emessa questa mattina presso il Tribunale dei Minori di Napoli, durante l’udienza del processo a carico del ragazzo che ha ucciso Giogiò durante una lite sul parcheggio di uno scooter lo scorso 31 agosto. L’omicida, minorenne al momento del delitto, aveva confessato l’omicidio, ma aveva sostenuto che non aveva intenzione di uccidere.

La condanna a 20 anni di reclusione è stata emessa nel contesto di un rito abbreviato richiesto dall’imputato, che ha beneficiato di uno sconto di pena. Il giudice Umberto Lucarelli ha accolto la richiesta del PM Francesco Regine, respingendo la richiesta dell’avvocato difensore dell’assassino di una messa in prova per il suo assistito. Durante l’udienza, alcune persone vicine al giovane condannato avrebbero compiuto gesti minacciosi verso i parenti di Giogiò, con l’intenzione forse di provocare uno scontro fisico.

La madre di Giogiò, Daniela Di Maggio, ha espresso soddisfazione per la sentenza emessa. Durante il sit-in di questa mattina, aveva dichiarato che se non ci fosse stata giustizia, allora ci sarebbe stata una rivoluzione. Ha ringraziato la giustizia, il PM, il suo avvocato e gli amici di Giogiò per il sostegno ricevuto. Daniela Di Maggio ha sottolineato l’importanza della sentenza di 20 anni come segnale forte per la società civile, auspicando che i minori non si sentano più impuniti nel commettere reati.

La madre di Giogiò ha affermato che la sentenza rappresenta una pagina di storia importante e ha sottolineato l’importanza di combattere per la verità e la giustizia. Ha evidenziato che la sentenza emessa è un segnale che dimostra come sia possibile ottenere risultati eccellenti quando si lotta per la giustizia. Daniela Di Maggio ha concluso dicendo che la sentenza rappresenta una rivoluzione che potrà aiutare gli altri e che è giusto che chi commette crimini efferati venga punito.

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