Il centro storico di Salerno versa in uno stato di degrado preoccupante, con episodi di cinghiali alla ricerca di cibo tra i sacchetti dell’organico e topi che infestano le strade. Ma non è solo una questione di animali, bensì anche di abbandono e incuria verso i beni storici della città. Castel Terracena, la chiesa di Sant’Andrea de Lavina e le strade circostanti sono lasciate al loro destino, con pavimentazioni dissestate, impalcature pericolanti e cumuli di rifiuti che non vengono rimossi adeguatamente.

Le denunce dei residenti sono numerose e giustificate, con lamentele riguardanti la mancanza di interventi da parte delle autorità competenti. Il Comitato territoriale Salerno Mia ha sollevato la questione del degrado del centro storico già nel 2022, ma da allora poco è cambiato. Le strade sono invase da motorini che mettono a rischio la sicurezza dei pedoni, gli spazi pubblici vengono utilizzati come parcheggi abusivi e i rifiuti continuano ad accumularsi nonostante gli interventi di pulizia.

La presenza di topi di grosse dimensioni tra Porta Rateprandi è solo l’ennesimo segnale di un problema più ampio, legato all’abbandono degli immobili e alla mancanza di manutenzione delle strade. Tuttavia, non tutto è perduto: esistono ancora luoghi di grande valore storico-artistico, come la chiesa di Santa Maria de Lama, che attira migliaia di visitatori grazie all’impegno dei volontari del Touring club.

È necessario un intervento urgente per riqualificare il centro storico di Salerno, valorizzando i suoi tesori nascosti e garantendo un ambiente sicuro e accogliente per residenti e turisti. Solo con maggiore cura per i beni comuni e una sensibilità verso il patrimonio storico della città si potrà invertire la tendenza al degrado e restituire al centro storico la sua dignità e il suo splendore.

Articolo precedenteAllarme cinghiali nel Parco del Cilento
Articolo successivoParcheggi selvaggi a Largo Plebiscito: il caos continua

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui