Benevento. Confermati i provvedimenti restrittivi per tre degli indagati coinvolti nell’inchiesta sulle presunte torture subite da tre giovani sanleuciani. Il quarto indagato, Ludovico Lepore, non ha presentato ricorso e rimane agli arresti domiciliari. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere per Antonio Barone, Vincenzo Cinque ed Emanuele Ucci è stata confermata dal Riesame, che ha respinto i ricorsi presentati dalle loro difese.

L’inchiesta, condotta dal pm Giulio Barbato e dai carabinieri, riguarda le violenze denunciate da due ventenni e un sedicenne, che avrebbero subito un trattamento degradante e botte da parte dei quattro indagati. Le ipotesi di reato contestate includono tortura aggravata, sequestro di persona e rapina.

Durante gli interrogatori di garanzia, tre indagati hanno scelto di non parlare, mentre uno ha fornito la sua versione dei fatti. La vicenda ha avuto inizio con una lite avvenuta in un locale di Pietrelcina, culminata con un’aggressione e il furto di un orologio del valore di 5mila euro. Successivamente, i tre giovani si sono recati a casa di Barone per chiarire la situazione, ma sarebbero stati malmenati e costretti a pagare un risarcimento.

Le indagini hanno permesso di ricostruire le violenze subite dai giovani durante la notte del 17 dicembre, con episodi di percosse e minacce. Barone e Cinque hanno negato le accuse, sostenendo di aver solo fatto uscire uno dei giovani sul balcone per il cattivo odore. La vicenda continua a tenere banco e ad attirare l’attenzione dei media.

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