Giacomo Fragnoli, figlio del noto boss Giuseppe Fragnoli, è tornato in carcere dopo meno di cento giorni di libertà. Il motivo del suo arresto è l’accusa di essere il mandante di un omicidio avvenuto nel 2003, secondo le testimonianze di numerosi collaboratori di giustizia.

L’omicidio di Giuseppe Mancone, affiliato al clan La Torre, avvenne il 14 agosto 2003 presso il bar Roxy di Mondragone. Altri due individui rimasero feriti durante l’agguato. Salvatore Cefariello, affiliato al clan Birra-Iacomino di Ercolano, è già stato condannato all’ergastolo come esecutore materiale del delitto.

Le indagini sono state riaperte grazie alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia ercolanesi, che hanno indicato Giacomo Fragnoli come mandante dell’omicidio. Al momento dei fatti, Fragnoli era il reggente del clan Fragnoli-La Torre.

Il movente dell’omicidio sembra essere il rifiuto della vittima di pagare un cospicuo rateo mensile per l’attività di spaccio di stupefacenti gestita dal clan di Fragnoli. Gli inquirenti hanno ricostruito che l’omicidio è stato organizzato e pianificato da membri del clan di Mondragone, con la collaborazione di affiliati al clan Birra di Ercolano, con cui il clan di Mondragone aveva un rapporto di alleanza.

Ora Giacomo Fragnoli dovrà affrontare un nuovo processo e rispondere delle accuse a suo carico. La giustizia sta facendo il suo corso per portare alla luce la verità su questo tragico evento avvenuto molti anni fa.

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