La conferma delle condanne emesse nei confronti dei due fidanzatini killer, Giovanni Limata ed Elena Gioia, è stata la conclusione del sostituto procuratore generale dinanzi ai giudici della IV Sezione della Corte di Assise di Napoli nel processo di Appello. I due sono stati condannati a ventiquattro anni di reclusione per il delitto di Aldo Gioia, padre di Elena. Durante il processo di Appello, i difensori dei due imputati hanno impugnato la sentenza della Corte di Assise di Avellino, presieduta da Gian Piero Scarlato. Nella prossima udienza ci sarà la discussione delle parti civili e delle difese.

Il delitto è avvenuto il 23 aprile 2021, quando Aldo Gioia è stato accoltellato nel suo appartamento ad Avellino. Le indagini hanno portato alla scoperta di prove che incriminavano Limata e Gioia, tra cui un giubbino e un coltello nero. Limata ha ammesso il suo coinvolgimento nel delitto e ha accusato Elena di averlo manipolato. Durante il processo, sono emerse prove che confermavano la premeditazione del crimine da parte dei due imputati.

La sentenza di primo grado ha confermato la colpevolezza di Limata e Gioia, sottolineando la loro partecipazione attiva nel pianificare e commettere l’omicidio. Sono state valutate anche le condizioni psicologiche dei due imputati, che hanno contribuito alla concessione di attenuanti generiche. Elena è stata descritta come una ragazza introversa e vittima di bullismo a scuola.

Il processo ha evidenziato una relazione “tossica” tra Giovanni e Elena, con entrambi consapevoli del crimine commesso. Le prove raccolte in aula hanno confermato la responsabilità dei due giovani nell’omicidio di Aldo Gioia. La perizia psichiatrica ha stabilito che entrambi erano capaci di intendere e volere al momento del fatto.

La sentenza emessa dalla Corte di Avellino ha confermato la colpevolezza di Limata e Gioia, tenendo conto delle loro condizioni psicologiche e delle circostanze del delitto. La vicenda dei “fidanzatini” killer ha scosso l’opinione pubblica e ha sollevato interrogativi sulla natura della loro relazione e sulle motivazioni che li hanno spinti a compiere un gesto così tragico.

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