Il clochard accusato di aver appiccato il fuoco alla Venere degli Stracci, Simone Isaia, ha ottenuto uno sconto di pena per il suo coinvolgimento nell’incendio dell’opera d’arte di Michelangelo Pistoletto. La condanna iniziale di quattro anni di reclusione è stata ridotta a due anni e mezzo, oltre a una multa di 4.000 euro. Nonostante la richiesta degli arresti domiciliari da parte del suo avvocato Giovanni Belcastro, al momento Isaia rimane detenuto in carcere.

L’opera danneggiata lo scorso luglio è stata recentemente rinnovata e inaugurata nuovamente il 6 marzo. Nonostante l’appello del vescovo don Mimmo Battaglia a favore di una misura più blanda per il clochard, al momento non è stata concessa la libertà provvisoria.

Simone Isaia, nonostante il suo passato difficile e la sua condizione di senza fissa dimora, ha ora la possibilità di scontare una pena più breve. Resta da vedere se gli arresti domiciliari saranno concessi e se potrà iniziare un percorso di riabilitazione e reinserimento sociale.

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