Il prossimo 11 giugno inizierà il processo dinanzi al Tribunale di Avellino a carico di 14 persone coinvolte nell’inchiesta antiestorsione e antidroga della Dda e dei carabinieri di Montesarchio in Valle Caudina. Le accuse sono gravi: associazione per delinquere di stampo camorristico, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, danneggiamento, detenzione di materiale esplodente e di armi, con l’aggravante del metodo mafioso.
Tra gli imputati ci sono diversi nomi noti della zona, come Luigi Bisesto, Francesco Buono, Raffaele Cesare, Fiore Clemente, Rinaldo Clemente, Alessandro Massaro, Biagio Massaro, Pasquale Massaro, Francesco Pio Morzillo, Pietrantonio Morzillo, Domenico Nuzzo, Vittorio Saturnino, Luca Truocchio, Umberto Vitagliano. L’inchiesta ha portato alla luce le attività del clan Pagnozzi e delle sue ramificazioni in Valle Caudina, con la collaborazione di alcuni pentiti e l’utilizzo di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche.
Si tratta di un processo che promette di essere molto complesso, ma che potrebbe finalmente fare luce su un’organizzazione criminale che ha seminato il terrore in questa zona per troppo tempo. Speriamo che la giustizia possa fare il suo corso e che coloro che sono coinvolti in queste attività illegali possano essere condannati e fermati. È importante che la comunità si unisca per contrastare la criminalità e proteggere il proprio territorio.

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