I droni sono diventati un mezzo sempre più utilizzato dalla criminalità per rifornire i detenuti di droga e altri oggetti illeciti. L’ultimo episodio si è verificato al carcere di Carinola, nel Casertano, dove gli uomini della Polizia Penitenziaria, con l’aiuto dei carabinieri, hanno intercettato un drone che stava trasportando sostanze stupefacenti, telefoni cellulari e altri oggetti proibiti.

Il segretario regionale per la Campania e il segretario locale di Carinola del Sappe hanno denunciato l’accaduto, sottolineando come questo evento confermi le preoccupazioni già espresse in passato riguardo all’uso della tecnologia da parte della criminalità. Il drone è stato avvistato mentre sorvolava la struttura detentiva e due persone che lo stavano manovrando sono state fermate, mentre una terza persona è riuscita a fuggire.

Nel pacco trasportato dal drone sono stati trovati 1,8 kg di hashish, cocaina, telefoni cellulari, un coltello e una macchinetta per tatuaggi. Il segretario generale del Sappe ha sottolineato come questo episodio confermi la presenza di un traffico illecito sempre più diffuso attraverso i droni, favorito dalla libertà di movimento dei detenuti e dalle criticità operative della Polizia Penitenziaria.

È evidente che occorre intensificare i controlli e adottare misure più efficaci per contrastare questo fenomeno in crescita, che mette a rischio la sicurezza all’interno delle carceri. La collaborazione tra le forze dell’ordine e un maggior monitoraggio delle tecnologie utilizzate dalla criminalità sono fondamentali per contrastare questo tipo di attività illecite e garantire la sicurezza pubblica.

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