Avellino – L’ex sindaco Gianluca Festa, definito il “grande capo” in una conversazione tra dirigenti comunali, sembra essere stato al centro delle decisioni riguardanti le Commissioni e persino dei vincitori dei concorsi. Le accuse basate sulle intercettazioni dei Carabinieri sembrano confermare che Festa abbia influenzato anche l’esito dei concorsi. L’inchiesta coordinata dalla Procura di Avellino ha portato agli arresti domiciliari l’ex dirigente Filomena Smiraglia e l’architetto Fabio Guerriero, accusati di rivelazione del segreto d’ufficio in concorso con una candidata. Si tratta di una delle due procedure concorsuali finite sotto accusa, riguardante la selezione per tre posti di funzionario tecnico Cat. D1, bandita dal Comune di Avellino nel novembre 2023.
Le intercettazioni hanno rivelato come la candidata fosse a conoscenza delle domande e degli abbinamenti scelti dalla presidente della Commissione, Smiraglia, prima della prova orale. Le indagini hanno anche evidenziato un piano per far arrivare alla candidata una delle buste concordate, mediante un sorteggio in ordine alfabetico anziché casuale. Guerriero, esterno all’amministrazione ma capace di influenzarne le scelte, sembra aver avuto un ruolo chiave nell’orientare l’esito del concorso.
Il Gip Giulio Argenio ha sottolineato come la Smiraglia abbia utilizzato le informazioni riservate per favorire la candidata e garantirle un posto di lavoro a tempo pieno e indeterminato presso il Comune di Avellino. È evidente che la Smiraglia abbia agito in accordo con Guerriero per condizionare il risultato della selezione, sfruttando le informazioni riservate per fini personali.

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