Le prime ore della mattina hanno visto i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino e il personale della Sezione di Polizia giudiziaria di Questa Procura – Aliquota Guardia di Finanza impegnati nell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Coinvolti sono il sindaco dimissionario di Avellino, G.F., l’architetto F.S., già dirigente dei settori Lavori Pubblici e Attività Produttive dello stesso Ente, e l’architetto F.G..
Parallelamente, sono in corso perquisizioni presso banche e a carico di altri indagati, tra cui l’ex vicesindaco e assessore del Comune di Avellino, L.N..
Le indagini sono scaturite da denunce ed esposti, approfonditi attraverso tecniche investigative tradizionali e avanzate. L’attività investigativa ha coinvolto intercettazioni telefoniche, telematiche e di conversazioni tra presenti, nonché servizi di osservazione, controllo e pedinamento e acquisizioni documentali di natura amministrativa, fiscale e bancaria.
Le accuse vanno dalla tentata induzione indebita alla corruzione, dalla rivelazione di segreto d’ufficio al falso in atto pubblico, dal peculato al depistaggio. Le condotte illecite riguardano sollecitazioni promosse dal sindaco G.F. nei confronti di operatori economici per sponsorizzazioni a favore di privati, nonché utilità economiche riconosciute a titolo di finanziamento al privato in cambio di favori.
Le perquisizioni hanno portato alla luce episodi di divulgazione delle domande d’esame a candidati selezionati, nonché alla sottrazione di un computer da parte del sindaco G.F. e a tentativi di depistaggio delle indagini.
Queste vicende rappresentano solo una parte di un complesso percorso investigativo legato ai molteplici traffici illeciti all’interno del Comune di Avellino. Il provvedimento cautelare è stato disposto in considerazione delle fughe di notizie e dei tentativi di depistaggio delle indagini.
L’indagine fa parte di un’azione di contrasto alle vicende criminali in materia di pubblica amministrazione.