Il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, è stato arrestato in seguito a un’inchiesta che ha rivelato presunti illeciti legati a un concorso per vigili urbani. Secondo gli inquirenti, Festa avrebbe consegnato le domande della prova al candidato D.M., già indagato. Le intercettazioni ambientali e le testimonianze hanno portato a questa conclusione, dimostrando un presunto coinvolgimento del padre del candidato e di altre figure chiave.

Le prove raccolte indicano che il candidato aveva accesso alle domande in anticipo, come dimostrato da messaggi di chat e conversazioni intercettate. Anche la preparazione per la prova orale sembra essere stata influenzata da presunte irregolarità, con il coinvolgimento del sindaco Festa e di altre persone legate al concorso.

La situazione si è complicata ulteriormente con la scoperta di tracce di comunicazioni compromettenti nei telefoni sequestrati durante le perquisizioni. Il Gip ha disposto misure cautelari solo per il sindaco Festa, mentre altri coinvolti hanno avuto una partecipazione minore nei presunti illeciti.

Questa vicenda mette in luce la gravità delle interferenze esterne nei concorsi pubblici e la necessità di garantire trasparenza e equità nelle selezioni. È fondamentale che le istituzioni agiscano con tempestività e fermezza per contrastare qualsiasi forma di corruzione e favoritismo, proteggendo l’integrità delle procedure di reclutamento e selezione.

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