Nel carcere di Avellino, una donna è stata arrestata per aver tentato di portare droga al figlio detenuto. Questo episodio mette in evidenza il problema sempre più frequente della presenza di sostanze stupefacenti all’interno delle carceri.

L’arresto è avvenuto grazie ai controlli della Polizia penitenziaria, che ha scoperto la donna con una quantità significativa di hashish addosso mentre si preparava a incontrare il figlio in carcere. Tiziana Guacci, segretaria regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha elogiato la professionalità e l’astuzia del personale penitenziario nel contrastare il traffico di droga, nonostante la carenza di organico e il sovraffollamento.

Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha sottolineato che il problema della droga nelle carceri è sempre più diffuso a causa del numero crescente di tossicodipendenti detenuti. Circa il 30% delle persone ristrette in Italia ha problemi legati alla droga, il che comporta sfide significative nella gestione e nella cura di queste persone all’interno dell’ambiente carcerario.

Capece ha anche sottolineato l’importanza di fornire cure adeguate al di fuori del carcere per coloro che soffrono di dipendenza da droghe. È essenziale affrontare questo problema in modo efficace per garantire la sicurezza e il benessere all’interno delle strutture carcerarie italiane.

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