È in corso il processo per l’omicidio di Marzia Capezzuti, una giovane donna di soli 29 anni, il cui corpo è stato trovato lo scorso 25 ottobre in un casolare a Montecorvino Pugliano. Gli imputati, Mariabarbara Vacchiano e Damiano Noschese, sono accusati di omicidio volontario, occultamento di cadavere, maltrattamenti, sevizie, sequestro di persona e uso indebito del Bancoposta della vittima.

Durante l’udienza, si è discusso della partecipazione di tre associazioni anti-violenza e del Comune di Pontecagnano Faiano come parti civili. La famiglia della vittima, tramite i propri avvocati, ha espresso opposizione a qualsiasi costituzione di parte civile. La questione sarà nuovamente affrontata nella prossima udienza di giugno.

È una vicenda che ha scosso profondamente l’opinione pubblica e che ha portato alla luce una serie di accuse gravi nei confronti degli imputati. È importante che la giustizia faccia il suo corso e che vengano fatti tutti gli accertamenti necessari per far luce su questo terribile crimine.

L’omicidio di Marzia è un triste segnale della violenza che purtroppo ancora affligge la nostra società. È fondamentale che si continui a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema e che si lavori per prevenire e contrastare ogni forma di violenza, in particolare quella contro le donne.

Ci auguriamo che la verità venga fatta emergere e che giustizia sia fatta per Marzia e per la sua famiglia, che ancora oggi deve fare i conti con la terribile perdita della loro cara.

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