Il 27 aprile 2020, a Napoli, l’agente scelto della Polizia di Stato Pasquale Apicella perse la vita durante un intervento per sventare una rapina ad un bancomat. Fu ucciso dai criminali che, volontariamente, lo speronarono con la loro macchina. Si trattava di un uomo dedicato al servizio dello Stato, rispettato dai colleghi, padre e marito, strappato alla sua famiglia da individui senza scrupoli.

La sua memoria rimarrà viva, diventando un esempio per i giovani poliziotti che oggi indossano con orgoglio la divisa della Polizia di Stato. Nicola Molteni, sottosegretario di Stato all’Interno, ha espresso la certezza che l’eredità di Pasquale Apicella non verrà dimenticata.

La sua morte rappresenta una tragedia per la comunità e per la sua famiglia, ma anche un monito contro la violenza e l’illegalità. Lavorare per la sicurezza e la giustizia non è un compito facile, ma uomini come Pasquale Apicella dimostrano che il sacrificio e il coraggio sono valori fondamentali nella lotta contro il crimine.

La sua figura resterà impressa nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto e lavorato al suo fianco, un esempio di dedizione e professionalità per tutti coloro che scelgono di servire il proprio Paese. La Polizia di Stato perde un eroe, ma guadagna un simbolo di speranza e determinazione. Pasquale Apicella non verrà mai dimenticato.

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