Le frodi informatiche sono un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante, che coinvolge sempre più persone in tutto il mondo. Recentemente, la Procura della Repubblica di Salerno ha emesso un decreto di esecuzione di 5 misure cautelari riguardanti casi di riciclaggio di denaro sottratto attraverso truffe informatiche.
Le indagini condotte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Bologna sono scaturite dalle denunce di alcune vittime che hanno riscontrato addebiti non autorizzati sui propri conti correnti dopo aver ricevuto messaggi apparentemente provenienti dalle proprie banche. La tecnica criminale utilizzata è stata ricostruita e consisteva nell’invio di un sms con un link che portava a una pagina simile all’interfaccia grafica dell’home banking, dove venivano richieste le credenziali di accesso.
Una volta inserite le credenziali, le vittime venivano contattate da un’altra utenza, sempre apparentemente collegata alla banca, che chiedeva di fornire l’OTP generato dall’applicazione sul telefono. Una volta ottenuto anche questo dato, i truffatori invitavano la vittima a disinstallare l’applicazione, consentendo loro di associare un nuovo dispositivo al conto bancario della vittima.
Una volta ottenuto l’accesso all’home banking della vittima, i truffatori procedevano ad effettuare bonifici verso i propri conti correnti. Questo schema truffaldino ha causato danni ingenti alle vittime e ha evidenziato la necessità di essere sempre vigili e attenti nell’utilizzo dei propri dati sensibili online.
Le autorità competenti stanno lavorando per individuare e perseguire i responsabili di queste frodi informatiche, ma è fondamentale che anche i cittadini siano consapevoli dei rischi e adottino misure di sicurezza per proteggere i propri dati personali e finanziari.