Una quarantina di attivisti LGBT e aderenti ai Centri sociali hanno organizzato un presidio di protesta contro la presenza del generale Vannacci in via Nazario Sauro, non lontano dal Teatro dove si stava svolgendo la presentazione del suo libro. La Polizia, in assetto antisommossa, ha cercato di contenere i manifestanti con delle transenne.

Gli slogan gridati durante la protesta erano chiari e decisi: “Odio Vannacci”, “Vannacci fascista”. Un cartello esibito tra la folla recitava: “Cacciamolo a testa in giù”. In mezzo ai manifestanti sventolava anche una bandiera palestinese, a sottolineare il dissenso e la protesta verso la presenza del generale.

La presenza di Vannacci in quel luogo ha scatenato una forte reazione da parte di coloro che si oppongono alle sue idee e alle sue azioni. La protesta è stata pacifica ma determinata, con l’intento di far sentire la propria voce e il proprio dissenso nei confronti di un personaggio che viene visto come rappresentante di ideali discriminatori e autoritari.

La presenza di attivisti LGBT e aderenti ai Centri sociali dimostra come la lotta per i diritti civili e la difesa delle libertà individuali siano temi ancora attuali e fondamentali. La protesta di oggi è stata un segnale forte e chiaro di quanto sia importante restare vigili e combattere contro ogni forma di discriminazione e oppressione.

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