Il gip di Napoli ha emesso una misura cautelare in carcere per il 73enne Gennaro Petrucci, accusato di essere il mandante dell’omicidio dell’ingegner Salvatore Coppola. L’omicidio è avvenuto lo scorso 12 marzo nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli. Le indagini condotte dal Gico del Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza e dalla Squadra mobile della questura di Napoli hanno permesso di attribuire il movente del delitto a una disputa immobiliare riguardante una villa a Portici. La villa, sequestrata nel 2014 alla società di Silvana Fucito, moglie di Petrucci, è stata oggetto di una procedura di esproprio e vendita nel 2015. Petrucci e Fucito contestavano l’aggiudicazione dell’immobile a una società di San Giorgio a Cremano, sostenendo che dietro di essa ci fosse Salvatore Abbate, con precedenti per riciclaggio. Durante un sopralluogo all’immobile, Abbate si sarebbe fatto accompagnare da Salvatore Coppola, il che avrebbe scatenato il risentimento di Petrucci nei confronti di quest’ultimo. Petrucci avrebbe quindi assoldato Mario De Simone per l’omicidio di Coppola.

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