Sono state 37 le persone che hanno patteggiato davanti al Gup del Tribunale di Salerno per false attestazioni al fine di ottenere patenti nautiche senza sostenere gli esami necessari. L’inchiesta, che ha portato agli arresti a luglio 2022 di un sottufficiale della Capitaneria di Porto, ha coinvolto numerosi imputati residenti principalmente nell’Agro nocerino e in altre zone della regione.
Le accuse contestate riguardavano principalmente il reato di falso materiale in atto pubblico e corruzione. Le patenti venivano rilasciate in cambio di cifre che variavano dai 2 ai 3mila euro, a seconda dell’abilitazione richiesta e dell’intermediario coinvolto. Le indagini condotte dalla Capitaneria di Salerno hanno evidenziato anomalie nel processo di rilascio delle patenti, che sono state confermate tramite intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e pedinamento.
I due intermediari coinvolti nel caso, provenienti da Cava de’ Tirreni e Castellammare di Stabia, sono stati condannati in abbreviato un anno fa. La polizia giudiziaria ha ottenuto i primi riscontri nel 2021, attraverso la verifica dei registri e dei verbali di esame. Il sottufficiale è stato ripreso in video mentre preparava e completava la documentazione per i candidati coinvolti nel caso.
Il giudice ha emesso condanne che vanno dai 5 mesi ai 2 anni di reclusione per la maggior parte degli imputati, molti dei quali hanno anche provveduto a un risarcimento del danno. Al termine dell’udienza preliminare è stato fissato il processo per alcune posizioni, mentre altri imputati hanno patteggiato per abbreviato.
In conclusione, l’inchiesta ha portato alla luce un’organizzazione criminale che operava nel rilascio fraudolento di patenti nautiche, mettendo in pericolo la sicurezza in mare. La condanna degli imputati dimostra che la giustizia è stata fatta e che questi comportamenti illegali non resteranno impuniti.