Gli esperti dell’Arpac hanno recentemente effettuato controlli sulle spiagge della provincia e i risultati sono stati resi noti. Purtroppo, le spiagge situate a est del fiume Irno e tra i fiumi Fuorni e Picentino sono state dichiarate non balneabili a causa dell’inquinamento presente. Tuttavia, c’è una buona notizia per le altre spiagge cittadine, che sono state considerate balneabili.
Grazie ai numerosi prelievi effettuati dai dipartimenti provinciali Arpac di Caserta, Napoli e Salerno, è stato possibile monitorare la situazione delle acque e intervenire dove necessario. Sono stati effettuati sia prelievi ordinari che straordinari, che hanno permesso di individuare eventuali contaminazioni microbiologiche al di sopra dei limiti consentiti.
In molti casi, grazie agli interventi sulle reti fognarie e sugli impianti di depurazione, le spiagge sono state riaperte al pubblico. È il caso di Maiori e Minori, che dopo essere state classificate come “scarse”, sono state considerate balneabili dopo i lavori di miglioramento. Anche a Cetara, l’interdizione è stata revocata dopo aver eliminato le cause dell’inquinamento.
Nella Piana del Sele, la situazione è migliorata e i divieti temporanei sono stati revocati. Le spiagge dei comuni di Eboli e Capaccio, vicino alla foce del fiume Sele, sono ora considerate balneabili dopo i controlli effettuati ad inizio maggio.
In generale, la situazione delle spiagge della provincia sembra essere migliorata rispetto ai prelievi precedenti, dimostrando l’importanza del monitoraggio costante delle acque e degli interventi tempestivi per garantire la balneabilità delle nostre spiagge.