Il cessato allarme per la contaminazione della falda acquifera da parte della centrale elettrica Turbogas ha finalmente portato sollievo alla comunità locale. Dopo anni di indagini e bonifiche, è stata confermata l’assenza di rischi per la salute legati a idrocarburi e metalli pesanti. Questo ha permesso di archiviare il “caso Turbogas” e di procedere alla riconversione dell’ex centrale in un impianto per la produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici, segnando una svolta green per la città.

Il sindaco ha sottolineato l’importanza di avere accesso a dati trasparenti per garantire la sicurezza ambientale e ha accolto con favore la chiusura di questo lungo capitolo. Ora, Comune e Enel potranno concentrarsi sulle compensazioni ambientali necessarie per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Tuttavia, l’evento storico è stato oscurato dall’emergenza idrica che ha colpito l’area urbana. Una conduttura dell’acquedotto comunale è esplosa, lasciando senza acqua interi quartieri. Sono stati avviati lavori di riparazione, ma il disagio persiste. Si spera di risolvere definitivamente la situazione nei prossimi giorni, garantendo la sicurezza delle strade e il ripristino dell’approvvigionamento idrico per tutti i cittadini.

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