Nel 2015, i genitori di una bambina di Amalfi hanno denunciato la maestra della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Gerardo Sasso” per maltrattamenti fisici e psicologici nei confronti della loro figlia, all’epoca frequentante la quarta classe. Dopo un lungo iter giudiziario, la Corte di appello di Salerno ha confermato l’assoluzione della maestra per il reato di maltrattamenti, ma l’ha condannata al risarcimento dei danni per lesioni personali.

La decisione della Corte ha accolto le argomentazioni difensive presentate dalla maestra amalfitana, riformando la sentenza assolutoria e stabilendo che l’insegnante dovrà risarcire la famiglia della bambina per le lesioni subite. Il risarcimento dei danni per lesioni colpose sarà liquidato in un separato giudizio civile, mentre l’insegnante dovrà anche pagare le spese processuali per entrambi i gradi di giudizio, per un importo di circa 5mila euro più IVA e cassa.

Questa vicenda mette in luce l’importanza di garantire un ambiente sicuro e rispettoso all’interno delle scuole, dove i bambini possano apprendere in serenità e senza subire alcun tipo di violenza. È fondamentale che i casi di maltrattamenti vengano denunciati e affrontati con fermezza, per assicurare la tutela dei diritti dei minori e la responsabilizzazione di chi commette atti di violenza.

La condanna della maestra al risarcimento dei danni è un segnale importante che dimostra che la giustizia può essere ripristinata e che le vittime di maltrattamenti possono ottenere giustizia. Speriamo che casi come questo servano da monito per tutti coloro che si trovano in posizioni di autorità nei confronti dei più deboli, affinché agiscano sempre nel rispetto e nella tutela dei diritti dei bambini.

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