Dopo un’attenta attività d’indagine condotta dalla Procura della Repubblica, la Squadra Mobile di Benevento ha eseguito ieri pomeriggio un’ordinanza che impone al sospettato di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione il divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi frequentati da essa, con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico. Il provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale locale nei confronti di un 23enne residente nella provincia di Benevento.
Le indagini sono partite da una denuncia presentata il mese scorso dalla madre e dalla sorella dell’indagato, le quali hanno raccontato di essere state vittime di abusi fin dal 2015, anche quando la sorella era ancora minorenne. Le due donne hanno rivelato di essere state picchiate e minacciate ripetutamente dal sospettato, soprattutto quando quest’ultimo abusava di alcol. Tuttavia, per amore del parente, avevano sempre evitato di denunciarlo.
Negli ultimi tempi, gli episodi di violenza si erano intensificati, costringendo le vittime a chiedere l’intervento della Polizia di Stato. L’episodio che ha scatenato l’intervento delle autorità si è verificato pochi giorni fa, quando il sospettato ha tentato di estorcere alla madre dei gioielli in oro minacciandola con una pistola.
Le indagini hanno permesso di raccogliere prove concrete a carico del sospettato, compreso il sequestro della pistola utilizzata nell’episodio di estorsione. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento ha quindi emesso la misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime, ritenendola necessaria per fermare le gravi condotte dell’indagato.
Questa misura cautelare è stata eseguita in fase di indagini preliminari e il sospettato ha il diritto di presentare ricorso. È importante ricordare che il destinatario della misura è ancora presunto innocente fino a sentenza definitiva.
