Al centro di una vicenda giudiziaria complessa si trova una bambina di nome Alissa, che nove anni fa, all’età di 10 anni, ha denunciato la sua maestra per maltrattamenti. Dopo un lungo percorso legale, la Corte d’Appello di Salerno ha emesso una sentenza che ha assolto l’insegnante dall’accusa di maltrattamenti, ma l’ha condannata per lesioni personali colpose.
La piccola Alissa è stata considerata credibile dai magistrati, nonostante nel primo grado di giudizio l’insegnante fosse stata completamente assolta da entrambe le accuse. I genitori della bambina hanno deciso di presentare appello per ottenere giustizia e un risarcimento per i danni subiti dalla figlia.
L’avvocato della famiglia, Giuseppe Della Monica, ha commentato che la parziale riforma della sentenza restituisce la credibilità a Alissa, che è stata messa in discussione per molti anni. La bambina era stata vittima di comportamenti molesti da parte dell’insegnante, che l’avevano spinta a chiedere aiuto al preside della scuola.
Dopo un procedimento disciplinare, la maestra era stata sospesa per un giorno dal servizio. Tuttavia, un episodio in cui la maestra aveva impedito alla bambina di andare in bagno è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso per i genitori di Alissa. Nonostante le difficoltà nel processo legale, l’avvocato Della Monica è riuscito a far riformulare le accuse e a portare l’insegnante davanti alla Corte d’Appello.
Ora la vicenda proseguirà davanti al tribunale civile per la quantificazione dell’indennità risarcitoria. È importante che casi come quello di Alissa vengano portati alla luce e che venga fatta giustizia per proteggere i bambini da eventuali maltrattamenti.