Decine di scosse si sono verificate tra le 19:51 e le 23:00. Molta ansia e segnalazioni di crepe e caduta di cornicioni, ma nessun danno alle persone.
Nella notte, molti cittadini di Pozzuoli hanno trascorso ore in strada, cercando riparo lontano dagli edifici. Alcuni si sono rifugiati in auto parcheggiate lontano dagli edifici, mentre altri hanno trovato riparo nelle tendopoli allestite dalla Protezione Civile. Nonostante la mancanza di sonno, molti hanno cercato di distrarsi giocando a carte o ascoltando la radio per avere notizie.
Durante la notte sono state registrate circa 150 scosse sismiche, la più forte di magnitudo 4.4 all’interno della Solfatara. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha confermato che al momento non ci sono segni di un aumento della sismicità, ma non esclude la possibilità di nuove scosse.
L’Osservatorio Vesuviano continua le attività di monitoraggio per individuare eventuali variazioni nei parametri utili a comprendere meglio il fenomeno in corso. L’Ingv è in costante contatto con la Protezione Civile nazionale e regionale, così come con le autorità competenti.
La situazione a Pozzuoli resta tesa, con molte famiglie sgomberate e cittadini in strada protestanti contro il provvedimento. La Protezione Civile ha allestito tendopoli e inviato brandine per garantire un rifugio sicuro in caso di necessità.
La popolazione è allerta e pronta a fronteggiare eventuali nuove scosse, mentre le autorità competenti continuano a monitorare la situazione per garantire la sicurezza di tutti.