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Una recente ricerca pubblicata sulla rivista Solid Earth dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha svelato la mappa completa dei pericoli legati alle colate di fango del Vesuvio in caso di eruzione. Lo studio, condotto dalle Università di Pisa, Torino, Bari e Heriot-Watt in Inghilterra, si basa sull’analisi di eventi passati e ha identificato la Piana Campana come l’area più a rischio.

Le colate di fango, conosciute anche come lahar, potrebbero colpire la vasta area che si estende dal Tirreno all’Appennino Campano, includendo zone come Pozzuoli, i Campi Flegrei e ovviamente il Vesuvio stesso. Queste colate sono flussi di fango generati dai materiali vulcanici espulsi durante un’eruzione, che si uniscono all’acqua e scendono lungo le valli con conseguenze catastrofiche.

Gli studiosi hanno analizzato campioni prelevati in oltre 500 punti della Piana Campana, utilizzando anche dati da scavi archeologici e analisi vulcanologiche. Inoltre, sono state create mappe di pericolosità probabilistica che tengono conto di variabili come il vento e i potenziali pericoli di colate laviche nell’intera zona.

Questa ricerca fornisce informazioni cruciali per la prevenzione e la gestione del rischio legato alle eruzioni del Vesuvio, aiutando a individuare le aree più vulnerabili e ad adottare misure di sicurezza adeguate. Siamo grati agli studiosi che hanno contribuito a questa importante scoperta e speriamo che possa essere utile per proteggere la popolazione locale in caso di emergenza.

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