La peste suina africana torna nel Vallo di Diano, a sud di Salerno, all’interno della cosiddetta “zona rossa”. Un nuovo caso è stato segnalato a Buonabitacolo con il ritrovamento di una carcassa di cinghiale. Allo stesso tempo, è stato effettuato un sequestro di maiali detenuti illegalmente in allevamenti familiari a Montesano sulla Marcellana, con 3 suini magroni, di circa 50 chili, privi di identificazione. Gli animali verranno abbattuti e le carcasse distrutte. Lo scorso maggio, nella Foresta Cerreta-Cognole, sono state trovate le prime 5 carcasse positive di cinghiali.

Nel corso dell’anno sono stati individuati ben 6 allevamenti familiari che detenevano suini domestici non identificati, per un totale di circa trenta capi. La zona rossa coinvolge i comuni di Sassano, Casaletto Spartano, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Buonabitacolo, Sanza, Padula e Caselle in Pittari. Le operazioni di controllo sono condotte dai carabinieri forestali, dai Servizi Veterinari locali e dai medici veterinari dei Centri di riferimento regionali Cresan e Cribban (Centro di Riferimento Regionale per la Biosicurezza, il Benessere Animale ed il Contrasto al Maltrattamento), che continueranno a verificare le condizioni di biosicurezza negli allevamenti suini domestici commerciali nei prossimi mesi.

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