L’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere ha recentemente proclamato uno stato di agitazione in risposta agli avvenimenti gravissimi accaduti durante il processo sulle violenze del 2020 nel carcere “Francesco Uccella”. In particolare, l’avvocato Carlo De Stavola, difensore di alcuni agenti penitenziari imputati, è stato minacciato da un testimone-detenuto durante un’udienza, un episodio che ha scosso profondamente l’ambiente giudiziario.

Questa minaccia rappresenta non solo un attacco diretto alla persona dell’avvocato, ma mette anche in discussione il diritto alla difesa, fondamentale in uno stato di diritto. L’Organismo Congressuale Forense ha espresso il suo pieno sostegno all’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, sottolineando come questo episodio si inserisca in un contesto più ampio di intimidazioni che mettono a repentaglio la serenità e l’integrità delle procedure giudiziarie.

L’Avvocatura italiana chiede interventi concreti per garantire la sicurezza degli avvocati e la regolarità delle udienze, richiedendo una maggiore protezione per i legali coinvolti in casi delicati e una rigorosa applicazione delle leggi contro le minacce e le intimidazioni. La solidarietà della comunità legale è un segnale forte che non tollera alcuna forma di violenza o intimidazione nei confronti degli avvocati.

Gli avvocati di tutta Italia stanno manifestando il loro appoggio ai colleghi di Santa Maria Capua Vetere, sottolineando l’importanza di un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per tutti i professionisti del settore. È fondamentale che si faccia fronte comune contro qualsiasi forma di violenza e intimidazione, garantendo la difesa dei diritti fondamentali di coloro che operano nel campo della giustizia.

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