Il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, insieme al presidente della Fondazione Polis della Regione Campania (garante per Napoli), don Tonino Palmese, hanno recentemente incontrato l’equipe interna dell’Istituto penale minorile di Airola. Questo incontro è stato il primo di una serie di appuntamenti intramurari dell’iniziativa “Progettare un agire responsabile per il futuro: servizi e comunità a favore delle vittime di reato e percorsi di giustizia”.

Durante l’incontro, il presidente Palmese ha spiegato che gli appuntamenti intramurari ed extra-murari sono finalizzati all’incontro tra i ragazzi e le vittime di reato per percorsi di giustizia riparativa. L’obiettivo è facilitare la trasformazione delle biografie personali attraverso processi di consapevolezza dell’offesa e del dolore arrecato.

Al momento dell’incontro, nel carcere minorile di Airola erano presenti 32 giovani ristretti. Secondo Ciambriello, i giovani adolescenti devono recuperare il valore della responsabilità dei propri gesti, poiché spesso il vuoto esistenziale che hanno vissuto non li ha portati ad avere consapevolezza del reato commesso. Pertanto, la giustizia riparativa si pone l’obiettivo di ricucire e rigenerare, coinvolgendo anche le famiglie e le istituzioni che hanno un ruolo nella prevenzione dei reati.

Questi incontri sono un importante passo avanti nella promozione di una cultura della responsabilità e della consapevolezza delle conseguenze dei propri atti. Sono momenti di confronto e riflessione che possono contribuire a un reale cambiamento nelle vite dei giovani coinvolti, offrendo loro la possibilità di fare ammenda e di rigenerarsi per un futuro migliore.

Articolo precedenteCaserta in movimento: chiusa la SS700 per manutenzione
Articolo successivoTragedia a Maddaloni: la lotta per la sicurezza sulla variante Anas

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui