Un uomo di 48 anni di Scafati è deceduto il 13 luglio 2016 a causa di complicazioni emerse dopo un intervento chirurgico. Dopo giorni di processo, il Tribunale ha assolto due medici dall’accusa di omicidio colposo, nonostante la richiesta di condanna da parte dell’accusa. Solo con il deposito della sentenza sarà possibile comprendere appieno cosa sia accaduto quel giorno al paziente e sarà possibile presentare eventuali appelli da parte della parte civile o della procura.
Il paziente era affetto da una neoplasia al rene destro e era già stato operato un anno prima, con la formazione di numerose aderenze che rendevano l’intervento altamente rischioso. Secondo la consulenza del medico legale, l’intervento scelto era rischioso e l’esito infausto era altamente probabile. L’accusa sosteneva che i medici avrebbero dovuto optare per una laparotomia anziché per il metodo laparoscopico.
Dopo l’intervento, il paziente è stato colto da uno choc ipovolemico e trasferito in rianimazione, dove purtroppo è deceduto a causa di complicazioni. La moglie dell’uomo ha denunciato la situazione ai carabinieri e la perizia del medico legale ha confermato che si trattava di un intervento sbagliato in una situazione ad alto rischio legata alla precedente operazione.
Nonostante ciò, il Tribunale ha assolto i due medici in attesa del deposito delle motivazioni. Resta da capire cosa abbia portato a questa decisione e se ci saranno ulteriori sviluppi in merito a questa triste vicenda.