Le indagini sulla vicenda del falso testamento di Silvio Berlusconi hanno portato alla chiusura del caso. La procura di Milano ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari a Marco Di Nunzio, coinvolto nel procedimento penale legato al cosiddetto ‘falso testamento colombiano di Silvio Berlusconi’. Contestualmente alla notifica, l’uomo è stato arrestato dalle autorità giudiziarie colombiane per altri reati commessi nel Paese.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla pm di Milano Roberta Amadeo, l’indagato avrebbe creato tre falsi testamenti olografi attribuiti a Silvio Berlusconi, in cui veniva disposto a suo favore il lascito di liquidità, quote societarie, imbarcazioni ed immobili. Di Nunzio avrebbe tentato di depositare due di questi testamenti presso l’archivio notarile di Milano, per poi formarne un terzo in cui venivano rimossi la sua firma e la dicitura ‘erede universale’, depositandolo presso un notaio della provincia di Napoli.

Le indagini hanno inoltre evidenziato che Di Nunzio avrebbe minacciato gli eredi legittimi di Berlusconi di far valere i falsi testamenti, cercando di coartarne l’autonomia nell’accettare l’eredità del padre. Tuttavia, le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Milano hanno permesso di smentire le accuse mosse contro Di Nunzio.

La procura di Milano ha dichiarato che le indagini hanno consentito di accertare la totale falsità degli atti prodotti da Di Nunzio, mettendo in luce il suo disegno criminoso. Di Nunzio, per evitare l’arresto da parte delle autorità italiane, ha fornito un indirizzo falso e si è spostato in Colombia a bordo di un’auto con una targa falsa, dove è stato arrestato per altri reati commessi nel Paese sudamericano.

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