I giudici della Corte di Assise di Avellino hanno respinto la richiesta di una terza perizia collegiale per Robert Omo, l’autore del delitto del commerciante cinese nel 2022. La richiesta era stata avanzata dall’avvocato Ivo Ferrara, difensore della parte civile, ma è stata respinta dopo l’esame della perizia condotta dalla psichiatra Enrichetta Fotino e dalla docente di Psicoterapia Rosa Bruno. Durante l’udienza davanti alla Corte di Assise, la perizia è stata confermata.

La dottoressa Fotino ha ribadito le conclusioni della perizia, sostenendo che al momento del crimine Omo non era capace di intendere e volere e che, data la sua pericolosità sociale, necessita di cure e di essere trasferito in una REMS (Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza).

La difesa di Omo, rappresentata dal penalista Nicola D’Archi, ha rinunciato a ulteriori testimonianze e ha chiesto l’acquisizione dei documenti e delle prove disponibili. La prossima udienza è fissata per il 10 luglio, quando è atteso il verdetto.

Omo è accusato di omicidio aggravato da futili e abietti motivi, tentato omicidio con le stesse aggravanti e furto di due martelli. La tragedia è iniziata quando Omo, già noto per un’aggressione a un volontario della Caritas, ha raggiunto Monteforte e ha compiuto l’aggressione nel negozio “Beautiful City” gestito dalla vittima Gao Yuancheng. La vittima è deceduta, mentre il cliente bulgaro Krasimir è sopravvissuto dopo una lunga degenza all’ospedale Moscati.

Articolo precedenteVivere sicuri a Roma: investire nella prevenzione per proteggere lavoratori e cittadini
Articolo successivoTragedie senza fine: il dramma delle stragi sul lavoro a Campania

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui