Le stragi silenziose sul lavoro in Campania: un problema che deve essere affrontato

La Regione Campania sta vivendo una vera e propria mattanza sul lavoro, con un elenco sempre più lungo di vite spezzate quotidianamente. Incidenti mortali che sembrano non avere fine, come se fossimo in una guerra perenne. Ogni giorno ci sono nuove vittime, come Raffaele Boemio, un operaio di 62 anni che ha perso la vita in un cantiere per la fibra ottica a Cancello e Arnone. L’uomo, prossimo alla pensione, è finito in una impastatrice del cemento, lasciando dietro di sé solo dolore e tristezza.

Ma Boemio non è l’unica vittima, purtroppo. Un giovane operaio di soli 22 anni è morto in un incidente a Scafati, mentre lavorava in un palazzo nel centro della città. Ancora, un altro operaio di 63 anni, Antonio Russo, è stato schiacciato lungo una galleria in costruzione all’interno del cantiere della metropolitana di Napoli. Queste sono solo alcune delle storie di tragedie sul lavoro che si verificano troppo spesso in Campania.

Il Segretario Regionale Ugl Campania, Luigi Marino, ha commentato queste stragi silenziose, sottolineando l’importanza di investire nella formazione alla sicurezza e di inasprire le sanzioni per coloro che non rispettano le norme di sicurezza sul lavoro. È necessario fare chiarezza sulle cause di questi incidenti e determinare le responsabilità, per evitare che altre vite vengano spezzate inutilmente.

Le stragi sul lavoro sono un problema grave che colpisce l’intera regione, lasciando sgomenti e disperati di fronte alla violenza di queste tragedie. È urgente agire per garantire la sicurezza dei lavoratori e per evitare che incidenti del genere si ripetano in futuro. La vita dei lavoratori è preziosa e va tutelata con ogni mezzo possibile. È tempo di porre fine a questa mattanza silenziosa e di dare voce alle vittime, affinché la giustizia possa essere fatta e la sicurezza sul lavoro diventi una priorità assoluta.

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