La sentenza definitiva per Don Livio Graziano è finalmente arrivata, confermando la condanna a otto anni di reclusione per gli abusi su un minore ospite della sua comunità a Prata. I magistrati della Corte di Cassazione hanno respinto l’appello dei difensori del sacerdote, confermando così la condanna emessa in primo grado e in appello. La famiglia della vittima ha espresso la propria soddisfazione per questa sentenza, che ha finalmente reso giustizia al ragazzo e ai suoi genitori.
La vicenda giudiziaria ha avuto inizio con la denuncia del padre del ragazzo tredicenne, che ha portato alle indagini dei Carabinieri di Avellino. Il racconto del minore, supportato da prove come messaggi a sfondo sessuale inviati dal sacerdote sul suo cellulare, è stato ritenuto credibile dagli inquirenti e dai professionisti che lo hanno assistito.
Dopo la condanna definitiva, Don Livio Graziano dovrebbe tornare in carcere, poiché si tratta di un reato che non consente benefici penitenziari. Sarà la Procura della Repubblica di Avellino a decidere le prossime mosse in merito alla detenzione del sacerdote.
Questa sentenza rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro gli abusi sessuali, dimostrando che nessuno è al di sopra della legge, nemmeno un sacerdote. È fondamentale che simili episodi vengano denunciati e puniti, per garantire la protezione dei minori e la giustizia per le vittime.