Nel tardo pomeriggio di ieri, un detenuto napoletano di 50 anni si è impiccato nella sua cella, legando un cappio alla finestra. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo di un poliziotto di servizio, è stato possibile evitare una tragedia.

Secondo il segretario regionale CON.SI.PE Campania, Luigi Castaldo, e il suo vice Tommaso De Lia, questo episodio evidenzia la precaria situazione del sistema penitenziario. Mancano figure essenziali come educatori, psicologi, psichiatri e assistenti sociali, che potrebbero sostenere psicologicamente i detenuti e aiutarli nel processo di reinserimento.

Nonostante le continue segnalazioni alle autorità competenti, finora non sono stati adottati provvedimenti concreti per migliorare la situazione. È solo grazie all’impegno e al senso del dovere del personale penitenziario che si riesce a svolgere il proprio lavoro nonostante le difficoltà.

Un plauso particolare va al poliziotto che ha salvato la vita del detenuto, dimostrando grande professionalità nonostante le condizioni operative difficili in cui opera. È importante che situazioni come queste non vengano ignorate e che si lavori per migliorare le condizioni all’interno delle carceri, garantendo il rispetto dei diritti umani e la dignità di tutte le persone coinvolte.

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