Il caso degli abusi su minore commessi da Don Livio Graziano ha finalmente trovato una conferma in secondo grado da parte della Cassazione. Il sacerdote è stato condannato a 8 anni di reclusione per aver molestato un minore, confermando così la sentenza di primo grado emessa dalla IV sezione del Tribunale della Corte di Appello di Napoli.

Don Livio, fondatore di una cooperativa sociale per l’assistenza alle persone con problemi di depressione e disturbi dell’alimentazione, è stato accusato di aver abusato di un minore di 13 anni. Dopo un lungo processo, il verdetto è stato emesso il 24 novembre 2022 presso il Tribunale di Avellino. Il Pubblico Ministero aveva chiesto undici anni di reclusione, ma alla fine la condanna è stata di 8 anni con il riconoscimento dei danni alle parti civili, ovvero il minore e i genitori.

Le indagini contro Don Livio sono state avviate dopo la denuncia presentata dal padre del ragazzino e hanno portato all’arresto del sacerdote nel 2021. Gli inquirenti hanno raccolto prove concrete degli abusi subiti dal 13enne, tra cui messaggi a sfondo sessuale inviati dal sacerdote sul cellulare del ragazzo.

Nonostante non sia alle dipendenze della Diocesi di Avellino, Don Livio ha svolto la sua attività presso una cooperativa sociale e un ufficio di consulenza nutrizionista. La sentenza definitiva della Corte di Cassazione ha riconfermato la condanna a 8 anni di reclusione, respingendo l’appello dei difensori del sacerdote. La giustizia è stata fatta e il colpevole dovrà scontare la sua pena per gli orribili abusi commessi.

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