Il Made in Italy è un marchio di qualità e autenticità che va difeso con occhi aperti e controlli rigorosi. È per questo motivo che la nave proveniente dalla Cina con un carico di pomodori è stata ferma nel porto di Salerno per un’accurata ispezione da parte dei carabinieri del Nac, il Nucleo per la tutela agroalimentare. Su disposizione del ministro Francesco Lollobrigida, ogni contenitore di pomodori è stato passato al setaccio per garantire la sicurezza e la qualità del prezioso “oro rosso”.

I controlli a bordo della nave sono stati meticolosi nonostante le difficoltà logistiche, ma è necessario un ulteriore step per garantire la totale sicurezza dei prodotti. I contenitori saranno trasportati alla destinazione originaria dove verrà effettuata un’ulteriore verifica da parte del Nac e dell’Asl locale. Ieri mattina sono giunti al porto i carabinieri del Nucleo Tutela Agroalimentare insieme al personale del Ministero dell’Agricoltura per procedere ai controlli.

Il ministro Lollobrigida ha annunciato sui social l’importanza di questi controlli per garantire che in Italia entrino solo alimenti sicuri e prodotti secondo le regole. Gli agricoltori della Coldiretti hanno sollevato la questione della provenienza e della qualità del pomodoro cinese, manifestando preoccupazione e organizzando un presidio permanente di protesta.

La lotta per difendere il made in Italy non si ferma a Salerno, ma si estende anche a Bari dove è stata segnalata la presenza di una “nave fantasma” con un carico di grano turco. Coldiretti Salerno ha denunciato l’invasione di prodotti stranieri che mettono a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole locali.

È fondamentale contrastare l’importazione sleale di prodotti stranieri e difendere il vero cibo italiano. La protesta dei contadini continua, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla importanza di tutelare il Made in Italy.

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