Mentre la politica sembra concentrata sulla campagna elettorale e sulla separazione delle carriere della magistratura, c’è un problema che non può essere ignorato: la morte nelle carceri. Con un detenuto deceduto a Cagliari in ospedale dopo aver tentato il suicidio nella sua cella e un altro impiccato a Venezia, sono due le vittime di carcere in poche ore, forse minuti, nella mattinata di oggi. Il numero totale di suicidi di detenuti dall’inizio dell’anno sale così a 38, ai quali vanno aggiunti 4 membri del Corpo di polizia penitenziaria che si sono tolti la vita.
Il Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, sottolinea l’assenza di attenzione sui temi delle pene e dei penitenziari durante la campagna elettorale, come se fossero estranei alle politiche nazionali ed europee. Le questioni legate alle condizioni carcerarie si intrecciano con altre problematiche che affliggono il Paese, come le carenze sanitarie e la mancanza di medici, che sono ancora più gravi in luoghi sovraffollati e soggetti a promiscuità come le prigioni. Anche l’assistenza psichiatrica in carcere è diventata una chimera a causa della mancanza di specialisti, con conseguenze devastanti in termini di violenza.
De Fazio sottolinea l’urgenza di intervenire per evitare un aumento dei morti in carcere. Propone l’adozione di un decreto-legge per ridurre la sovraffollamento carcerario, l’assunzione straordinaria di personale nel Corpo di polizia penitenziaria e il potenziamento dei servizi sanitari. Senza interventi immediati, si teme una vera e propria tragedia.
È necessario che il Ministro della Giustizia e il Governo prendano atto di questa emergenza senza precedenti e avviino riforme strutturali per migliorare le condizioni delle carceri e prevenire ulteriori tragedie. È indispensabile agire ora, prima che sia troppo tardi.