Il carcere di Bollate, Milano, 26 maggio 2020. ANSA/MATTEO CORNER

Quando i carabinieri sono arrivati a casa sua per un controllo, un giovane di 28 anni agli arresti domiciliari ha chiesto di essere trasferito in carcere perché non andava d’accordo con il nonno con cui conviveva. Nonostante la richiesta, i militari non potevano accontentarlo e hanno consigliato di risolvere le controversie familiari o consultare un avvocato. Dopo che i carabinieri sono partiti, l’uomo è stato visto per strada e questa volta è stato arrestato.

L’episodio è avvenuto la scorsa notte a Varcaturo, una frazione del Comune di Giugliano, in provincia di Napoli. Il giovane, visibilmente infastidito dalla convivenza con il nonno, ha esclamato ai carabinieri di voler andare in carcere appena li ha visti davanti a casa. La situazione è diventata ancora più complicata quando è stato visto in strada poco dopo.

Questa vicenda insolita ha destato curiosità e stupore, ma soprattutto ha evidenziato la difficoltà di gestire le relazioni familiari in contesti già complicati come gli arresti domiciliari. La volontà del giovane di tornare in carcere, pur sembrando strana, potrebbe nascondere un disagio o una situazione familiare difficile da affrontare.

In ogni caso, l’importante è trovare soluzioni adeguate per gestire le tensioni e i conflitti familiari, evitando di ricorrere a misure estreme come il desiderio di tornare in carcere. Soprattutto in momenti complicati come quelli degli arresti domiciliari, è fondamentale cercare supporto e aiuto per affrontare le difficoltà e superare le divergenze all’interno della famiglia.

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