Una giovane di 17 anni sogna di raggiungere la sua famiglia in Belgio, mentre un bambino di un anno è arrivato in Italia con i suoi genitori. Queste sono solo due delle storie di sofferenza vissute dagli 84 migranti che sono stati salvati ieri nel porto di Salerno.
Le operazioni di salvataggio sono state condotte dalla nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere, che ha recuperato i migranti al largo delle coste maltesi. Alcuni erano a bordo di un gommone, altri su un piccolo barchino che aveva smesso di funzionare. Grazie all’intervento dei soccorritori, si è evitata una tragedia.
Una volta arrivati a Salerno, i migranti sono stati accolti con fatica dopo un lungo viaggio. Tra di loro c’era un bambino eritreo di un anno, che viaggiava con i genitori. Una ragazza di 17 anni, visibilmente scossa e impaurita all’inizio, ha raccontato di aver intrapreso il viaggio per raggiungere la sua famiglia in Belgio. L’ufficio Politiche Sociali del Comune si occuperà di verificare la sua storia per valutare la possibilità di un ricongiungimento familiare.
Un altro migrante è stato ricoverato in ospedale a Salerno per le ustioni riportate durante la traversata, causate dalla miscela di combustibile e acqua di mare. Queste sono solo alcune delle tante storie di sofferenza e violenza vissute dai migranti che cercano di raggiungere la sicurezza e un futuro migliore.