La linea ferroviaria tra Salerno e Vietri sul Mare è stata interrotta a causa di uno smottamento che ha bloccato il transito dei convogli dal gennaio scorso. I proprietari della casa situata sopra i binari hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Salerno contro il sindaco Vincenzo Napoli, la società Rete ferroviaria italiana e il ministero dei Trasporti. Gli eredi Caiafa hanno sottolineato che l’immobile subisce danni a causa del passaggio continuo dei treni. La denuncia evidenzia condotte di abuso d’ufficio e omissione, delineando delitti contro l’incolumità pubblica. Gli eventi franosi del 1954 dovevano essere un campanello d’allarme, ma nel 2013 sono stati avviati lavori per il progetto Porta Ovest, causando ulteriori danni. La famiglia Caiafa ha dichiarato disponibilità per la messa in sicurezza, ma la società ha mostrato chiusura. Questo ha portato la famiglia a un ergastolo economico, con spese di circa 900 mila euro a loro carico. La proprietà, costruita da un eroe di guerra, è vincolata dalla sovraintendenza ma Rfi sembra non voler valutare alternative all’abbattimento. Una situazione che mette a rischio una proprietà dalla quale Rfi trae vantaggi economici, imputando le spese ai privati.

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