Le carceri campane sono in grave crisi e i sindacati di polizia penitenziaria hanno denunciato la situazione caotica gestita dal provveditore regionale della Campania. Le decisioni prese sembrano essere unilaterali, illogiche e contraddittorie, senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali. I poliziotti penitenziari si trovano soli e in balia di un caos organizzativo senza precedenti, con carenza di risorse umane che porta a situazioni estreme come inviare ispettori già in sofferenza a prestare servizio nei carcere di Avellino.
Le carceri campane sono al collasso, con mancanze anche nei servizi essenziali come le traduzioni per le visite ambulatoriali dei detenuti e i permessi con scorta. Nonostante ciò, il Provveditorato di Napoli invia unità per la vigilanza ai seggi elettorali, mentre le carceri e i Nuclei Traduzioni sono in forte crisi di personale.
Le sindacati hanno già denunciato questa gestione disastrosa durante una manifestazione di protesta regionale il 31 maggio, evidenziando trasferimenti di detenute in strutture non idonee e assegnazioni di dirigenti senza logica. Le organizzazioni sindacali hanno annunciato ulteriori forme di protesta e chiesto l’intervento dei vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e del ministro per risolvere la situazione disastrosa del sistema penitenziario campano.

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